Riepilogo

LA SINTESI

Al comunale di San Fidenzio arriva il San Rocco, squadra che dopo un inizio incerto è riuscita a risalire la classifica. I fidentini giocano bene, ma raccolgono poco. Partita da subito complicata per il San Fidenzio che passa i primi minuti ad aspettare gli avversari e a concedere un lungo ma sterile possesso palla. Un paio di tiri per gli ospiti, ma nessuno nello specchio della porta. Dopo dieci minuti tegola per i padroni di casa: doppia ammonizioni ed espulsione per il centrale difensivo. Il mister ridisegna la squadra.

Il San Fidenzio gioca in contropiede e si affida a lanci lunghi per cercare le punte e crea un paio di situazioni pericolose che mettono in difficoltà il portiere avversario. San Fidenzio che però cresce col passare dei minuti e prende le redini del gioco. Si va negli spogliatoi sullo 0 a 0.

Secondo tempo sulla falsa riga del primo, San Fidenzio padrone del gioco, ma non riesce a sbloccare il risultato. Gli ultimi dieci minuti diventano un odissea per gli uomini di Meggiorin. Complice la stanchezza e  un arbitraggio discutibile in alcune occasioni , i padroni di casa si trovano in balia del San Rocco che li chiude nella loro metà campo.  A pochi secondi dalla fine gli ospiti trovano il goal. Tiro dal limite dell’area e palla in rete dopo un rocambolesco tocco sul palo. San Fidenzio beffato, ma ancora una buona e convincente prestazione in 10 uomini per quasi tutta la gara.

GLI UPG

Pietro Businaro

Ogni volta che entrava in scivolata, si sentiva un violino suonare in sottofondo. Gli avversari ancora lo cercano per dirgli che hanno famiglia. In campo sembrava Russell Crowe, ma con più cattiveria. Ha corso per tre, ringhiato su ogni pallone e dispensato assist come un nonno generoso a Natale. In fase difensiva ha recuperato più palloni di un cane da tartufi, mentre a cento campo ha creato gioco come se avesse il joystick in mano. Se gli avversari sono andati a dormire con l’ansia, è merito suo. GLADIATORE.

Madougou Abdou Ganiou

Corre avanti e indietro senza sosta, probabilmente ha delle Duracell al posto del cuore. Quando parte in progressione, serve il telepass per stargli dietro. Gli avversari provano a fermarlo, ma lui li supera come un SUV in autostrada nella corsia di sorpasso. Non si stanca mai. Forse è bionico, forse è un esperimento segreto del governo francese. L’unica certezza è che al 90’ correva ancora come se fosse il 5’. Insomma, Se l’area fosse casa sua, la porta sarebbe chiusa a doppia mandata. BIONICO.